El Shalatin

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Il “mercato dei cammelli” di Shalatin è forse il più importante d’Egitto: nella stagione di punta vengono trattati oltre 1000 capi al giorno. Si tiene all’aperto in un grande spiazzo privo di recinzioni, senza alcuna struttura; per questo, per evitare che scappino nel deserto, gli animali vengono tenuti con una zampa legata. I cammelli, che in realtà sono quasi tutti dromedari bishari e sudani, vi giungono dall’Eritrea e dal Sudan in carovane o molto più spesso stipati all’interno di camion coloratissimi. Sono destinati prevalentemente a diventare carne da macello: la maggior parte dei clienti sono macellai, detti in lingua locale gazaar, che ne valutano a occhio il peso e quindi li comprano senza averli pesati.

Storicamente il commercio dei cammelli a Shalatin è controllato dai Rashayda, una tribù beduina di circa 300 famiglie che controlla e organizza gli arrivi e le partenze degli animali. Poiché nomadi, i Rashayda sono privi di cittadinanza e quindi gli unici a potersi muovere liberamente attraverso la frontiera con il Sudan senza necessità di permessi.

Lavoro fotografico realizzato a quattro mani con Francesca Crepaldi.

Category
Africa